
Corso copywriter: ma che caspita vuol dire “certificato”?
Aaaaah, che belli i corsi per diventare copywriter… riconosciuti! Ti iscrivi, frequenti il corso e diventi un vero copy con tanto di certificato. Fantastico. Bellissimo. E molto utile per il mondo del lavoro, che non vede l’ora di accogliere a braccia aperte copywriter certificati e riconosciuti. Ma… non è che ci troviamo davanti al classico specchietto per le allodole? Per rispondere, dobbiamo cercare di analizzare con attenzione il significato della parola “certificato” e “riconosciuto” (del resto siamo copy, giusto? Le parole sono il nostro mestiere). Proviamo quindi a fare un semplice esercizio lessicale, consapevoli di come ogni strumento (dizionario cartaceo, Wikipedia, enciclopedia Treccani online, ecc) ci restituirà una definizione differente. Se prendiamo per esempio la voce del portale Treccani, scopriamo che:
certificato = Documento rilasciato da un ente o da una persona autorizzata, che attesta la sussistenza di un diritto o di una condizione.
L’autorizzazione dunque della persona che rilascia il documento (ovvero il certificato) sembra essere il requisito sine qua non per affermare che il corso di copywriting, a tutti gli effetti, è certificato. E qui eliminiamo già la quasi totalità dei corsi online (su quelli offline non vale la pena esprimersi, perché spesso sono un potpourri di materie, o sono master privati privi di qualsiasi riconoscimento).
Rimane pertanto, al momento di scrivere questo articolo, un solo corso online apparentemente “certificato”, quello di Unid Formazione, un non meglio identificato ente di San Marino (e già qui…) che riporta nella pagina del suo corso niente po’ po’ di meno che l’accreditamento sulla piattaforma SOFIA.

Ma che cos’è, di preciso, l’accreditamento sulla piattaforma SOFIA? Come si ottiene lo status di ente accreditato? E perché un corso di copy dovrebbe in automatico diventare “certificato” o anche solo “riconosciuto” se è presente sulla piattaforma SOFIA? Facciamo un passo indietro, perché analizzando meglio la questione toglieremo qualche fetta di prosciutto dagli occhi di chi non ha esperienza, e vuoi o non vuoi rischia di cadere in queste facili promesse (nel sito Unid Formazione c’è addirittura un albo dei copy, ma ci arriveremo).
LA PIATTAFORMA SOFIA E L’ACCREDITAMENTO MIUR
In Italia, e per osmosi anche a San Marino, gli enti di formazione non riconosciuti (ovvero tutto ciò che non rientra nell’istruzione pubblica e universitaria), possono richiedere un accreditamento, una qualificazione o un semplice riconoscimento al MIUR, che poi sarebbe il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Peccato che i requisiti per l’accreditamento, o se vogliamo anche la qualificazione e il riconoscimento, siano piuttosto blandi. O quantomeno siano tutto tranne che sinonimo di qualità. Se andiamo ad esempio alla pagina dell’accreditamento nel portale SOFIA (la piattaforma attraverso la quale vengono gestite queste richieste) apprendiamo la lista dettagliata di requisiti, in base alla quale…
Per ottenere l’accreditamento, è necessario:
- avere realizzato, nel corso del triennio precedente al termine fissato per la presentazione della richiesta, almeno tre distinte iniziative formative relative agli ambiti di cui si richiede l’accreditamento, ciascuna di durata pari ad almeno 20 ore in almeno tre Regioni;
- indicare non più di cinque ambiti, come da allegato, relativi alle iniziative formative da realizzare;
- disporre di stabilità economica e finanziaria, da comprovare attraverso copia del bilancio o estratto del bilancio, ovvero dichiarazione sottoscritta in conformità alle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445;
- impegnarsi a garantire la disponibilità di risorse professionali adeguate in relazione agli ambiti disciplinari a cui si riferisce la formazione proposta, da comprovare mediante curriculum vitae;
- garantire capacità logistiche adeguate al tipo di attività svolta con particolare riguardo alle dotazioni tecnologiche utilizzate nel caso di formazione a distanza e ai locali per lo svolgimento dei corsi se non ospitati nelle scuole;
- avere svolto attività di innovazione metodologica documentata da prototipi;
- avere effettuato sistematico ricorso al monitoraggio anche in itinere ed alla valutazione dell’impatto delle azioni formative realizzate;
- progettare, in almeno tre regioni, una iniziativa formativa, di durata pari ad almeno 20 ore ciascuna, da realizzarsi nel corso dell’anno scolastico successivo;
- consentire il monitoraggio, l’ispezione e la valutazione, da parte dell’Amministrazione, delle azioni di formazione future;
- garantire la pubblicazione sulla piattaforma on-line del calendario e del programma dettagliato dei corsi, dei cv dei relatori, della mappatura delle competenze attese in uscita e di una selezione dei materiali didattici che si intendono distribuire ai partecipanti;
- assicurare l’iscrizione ai corsi da parte del personale della scuola, tramite la piattaforma on-line di cui all’art. 1 comma 2 della presente Direttiva.
In sostanza sono tutti requisiti generici, che moltissime scuole più o meno serie potrebbero vantare. Ma la cosa che va ribadita è ancora più importante (o inquietante): sono requisiti che non riguardano i corsi di formazione offerti, ma soltanto la scuola, l’istituto o l’associazione. Si può essere quindi accreditati SOFIA – MIUR anche per un corso fatto con i piedi, perché ciò che interessa al MIUR concerne la scuola che si accredita. Un grandioso paradosso all’italiana, che forse sarebbe meglio tenere presente prima di scegliere il corso!

IL (POCO) VALORE DI UNA CERTIFICAZIONE MIUR
La domanda a questo punto sorge spontanea: ma una volta che partecipo a un corso accreditato MIUR, che cavolo ottengo? La risposta è nulla, a meno che tu non sia un docente, o a meno che tu non faccia parte del:
personale del comparto scuola e associazioni disciplinari, collegate a comunità scientifiche, e associazioni professionali riconosciute del personale scolastico che intendono collaborare con le istituzioni scolastiche.
In questo caso la tua formazione ti permetterà di avere un riconoscimento in più in quella particolare competenza, come docente. Nient’altro. Capite bene che a un Montemagno o ad altri personaggi influenti, copywriter compresi, non verrà mai chiesto di essere accreditati MIUR per tenere banco alla Bocconi o a un festival di marketing. Né verrà chiesto a voi da un’azienda: in fondo, che cosa dimostrerebbe, dato che non dovete insegnare ma lavorare? E anche doveste insegnare, è altamente improbabile che qualcuno si degni di pretendere un simile documento: non è successo nemmeno al sottoscritto convocato in Valle D’Aosta per formare il personale dell’Ufficio Turistico dell’intera regione! Ma torniamo alla mitica Unid Formazione, che evidentemente non bada a questi dettagli e aggiunge al piatto un fantomatico Albo “gratuito” dei SEO copywriter…
IL FANTOMATICO ALBO DEI COPY DEL SITO UNID FORMAZIONE
Trovare lavoro come copy, si sa, è il sogno di molti, quindi perché non creare dal nulla un elenco di copy che hanno frequentato il tale corso “riconosciuto” e chiamare questo elenco… albo!? Detto, fatto: il fantomatico albo dei SEO copy (un sottoinsieme dei copywriter, ma non ditelo a Unid) è già realtà!

Come accedere? Bè, che domande: iscrivendosi al corso per “certificare”, appunto, le proprie competenze! Ma non sarà un modo un po’ subdolo per accalappiare qualche sprovveduto in cerca di lavoro? A voi la risposta…
E PER FINIRE… CHI CAVOLO SAREBBE RICCARDO CAPANNELLI?
Chiudiamo questo focus sui corsi riconosciuti e certificati cercando di capire anche chi c’è dietro a quello che, di fatto, sembra essere l’unico corso di copywriter riconosciuto in Italia (pardon: a San Marino). Il nome del docente è Riccardo Capannelli, il quale si autoproclama:
Blogger professionista e responsabile ufficio comunicazione che si occupa quotidianamente di ideazione e pianificazione di contenuti di attualità e approfondimento SEO oriented. Il profilo professionale è arricchito da competenze di digital marketing come gestione newsletter, social network e web advertising su Google Ads e Facebook Ads.
Fantastico, un vero blogger! Già… ma perché se scriviamo “Riccardo Capannelli blog” su Google… non compare nessun blog?

Nulla accade anche se scriviamo “Riccardo Capennelli copywriter”… ma che importa, quando il corso è accreditato MIUR e SOFIA? Meglio forse porsi qualche domanda in più, che lasciarsi impressionare da accreditamenti e albi. Nel nostro piccolo, proprio per non cadere in facili promesse, ci limitiamo al rilascio di un attestato di formazione, che non sarà riconosciuto dal MIUR, ma che almeno viene dato solo ai meritevoli, vale a dire a coloro che dimostrano di aver superato il test scritto. Con buona pace di SOFIA e dei suoi adepti…