
Gli errori più frequenti nell’utilizzo del bold (grassetto)
Vi siete mai chiesti se il vostro utilizzo del bold (grassetto) nel testo è giusto o sbagliato? Se lo usate troppo o troppo poco? Se c’è una qualche correlazione tra le scelte adottate e il posizionamento della pagina su Google? Se la risposta è no, questa potrebbe essere l’occasione giusta per rimettere in discussione il vostro lavoro di copywriter e fare un po’ di autocritica.
Perché ve l’assicuro, la stragrande maggioranza di articoli che riceviamo su Contenuti di Qualità – il nostro portale per la vendita di contenuti pronti – presenta un uso improprio del bold. Il problema dunque è abbastanza comune, ergo, l’argomento non è chiaro e richiede un minimo di approfondimento. Partiamo quindi dalla definizione: il bold non è altro che il grassetto impiegato nel testo per evidenziare un passaggio o una parola. Non esistono regole ufficiali, esistono però alcune certezze che dovrebbero orientare le tue decisioni. In primo luogo i concetti di ancore di lettura e di seo copy.
IL BOLD COME ANCORA DI LETTURA E STRUMENTO DI SEO COPY
È risaputo che la lettura su display è diversa dalla lettura su cartaceo. Inutile citare studi/fonti o inserire immagini dimostrative, ormai lo sanno anche i muri: sullo schermo di un pc o di un tablet si legge a spizzichi, secondo le cosiddette “ancore di lettura”. Fateci caso, quando vi trovate un articolo di fronte, raramente lo leggete tutto dall’inizio alla fine. Nove volte su dieci passate dal titolo all’immagine, e dall’immagine al sottotitolo, e dal sottotitolo all’elenco puntato, e mentre vagliate gli elementi che più attirano la vostra attenzione, il vostro occhio si ferma di tanto in tanto su una frase… evidenziata! Questa modalità di lettura così frenetica può essere facilitata dalla giusta distribuzione delle ancore. Un utilizzo giudizioso delle ancora – e quindi del bold – renderà il testo più digeribile, aumentando quella che in inglese viene chiamata usability. Tanto per capirci, vediamo la differenza fra un testo con e senza bold. Secondo voi quale risulta più leggibile?
Passiamo ora al seo copy e quindi al bold in funzione dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. L’argomento è vastissimo (nel nostro corso online per diventare copywriter un intero modulo, il quarto, è dedicato al seo copywriting). Nei limiti di questo articolo possiamo dire che Google tiene in considerazione le parole evidenziate, tanto più che a livello di codice HTML il grassetto si traduce in un vero e proprio comando, per cui per evidenziare la frese si apre <strong>e si avrà una frase evidenziata fin dove si chiude lo stesso comando</strong>. I robot che scandagliano la rete valutano url, metadati, titoli, sottotitoli, contenuto… figuriamoci se possono ignorare il bold. Ed ecco una certezza da cui, purtroppo, nasce il più classico degli errori: sottolineare solo le parole chiave! Ma vediamo qualche esempio…
ALCUNI ERRORI TIPICI PRESI DAI VOSTRI ARTICOLI E ALCUNE PROPOSTE
Avendo a disposizione decine di articoli inviati da aspiranti copywriter alla redazione di Contenuti di Qualità, portale con cui esiste una collaborazione fissa, è inutile cercare esempi a caso. Gli errori tipici sono tre: non evidenziare nulla, evidenziare troppo, evidenziare solo le parole chiave. Per il primo è anche inutile riportare un esempio. Se non evidenziamo nulla, come abbiamo già detto, perdiamo di efficacia in termini di usabilità e ottimizzazione. D’altra parte, usare troppo bold equivale a non evidenziare nulla. Ecco un esempio in questo senso:
C’è poi anche chi, per non sbagliare, evidenzia solo le keyword del titolo. In questo caso però si perde lato usabilità, e temo anche dal punto di vista del seo copy. Se è vero come è vero che i robot di Google sono piuttosto sofisticati, dubito non si insospettiscano di fronte a un testo palesemente ottimizzato. Vedi questo esempio:
Come diciamo nel corso, l’uso del bold dipende dal contenitore, dal target, dall’esigenza di posizionare l’articolo e da altre variabili più o meno importanti. In generale, potremmo comportarci secondo due scenari: molte informazioni in poco spazio e un solo argomento sviluppato. Nel primo caso, il bold andrà a evidenziare i concetti chiave, come nel testo di Das Idrotecnica riportato all’inizio di questo articolo. Nel secondo caso, il bold andrà a evidenziare solo le frasi salienti, meglio – se necessario – includendo le keyword.
Occhi aperti dunque. Tutti sanno scrivere un articolo, ma solo i web copywriter professionisti sono in grado di rendere un testo fruibile per la lettura online e ottimizzato per i motori di ricerca. Obiettivo a cui si arriva in diversi modi, uno dei quali è l’utilizzo corretto – e per corretto direi a questo punto naturale – del nostro alleato bold.